Come ottenere la Certificazione della Parità di Genere nella tua azienda


genere


La Certificazione della Parità di Genere è un riconoscimento per le aziende che dimostrano di aver aderito al paradigma della Parità di Genere fino a renderlo parte integrante della cultura, della strategia e dei piani di azione aziendali.

Lo scopo è stimolare un cambiamento nel tessuto imprenditoriale nazionale e allinearsi all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 “Gender equality” che si prefigge di:

raggiungere l’uguaglianza di genere e contribuire all’emancipazione di tutte le donne e le ragazze.

Ottenere questa certificazione significa quindi fare propri i principi dell’equità, diversità, e inclusione (EDI), fino a ridurre al minimo le disuguaglianze di genere in termini di equità salariale e crescita professionale. Non solo: una trasformazione come questa si traduce anche in numerosi vantaggi organizzativi in termini di reputazione, attrazione dei talenti, benefici fiscali nonché di benessere e senso di appartenenza delle persone dell’azienda.

Cos’è la Certificazione della Parità di Genere?

La Certificazione della Parità di Genere è uno strumento a validità triennale introdotto nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e che dà la possibilità alle aziende – a partire dal 1° luglio 2022 – di attestare in che modo rispettano e promuovono politiche di equità tra uomini e donne.

È stata disciplinata con la legge 162/2021, in particolare con una modifica del Codice delle Pari Opportunità, per rispondere all’esigenza di misurare con specifici parametri il livello di maturità delle organizzazioni italiane in tema di gender pay gap e inclusione sul posto di lavoro. I KPI considerati per la misurazione e contenuti nella prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 sono sia di tipo qualitativo che quantitativo, e variano in base alla grandezza dell’impresa:

  • Micro (1-9 dipendenti): 8 KPI
  • Piccola (10-49 dipendenti): 13 KPI
  • Medio-Grande (50-249 dipendenti): 31 KPI

I KPI vengono suddivisi in 6 aree chiave per garantire parità di genere:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processi HR
  • Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Tra i presupposti dell’intervento c’è anche quello di adeguarsi al quadro europeo. Come mostrano i dati Eurostat, in Italia, il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i 15 e i 64 anni risulta agli ultimi posti, ben al di sotto della media europea. Al contrario, ciò che risulta sopra la media, è il tasso di inattività femminile.

Dunque, anche se il processo di certificazione non è obbligatorio, intraprendere le azioni necessarie per affrontarlo può rappresentare un significativo vantaggio competitivo per le imprese italiane che possono così diventare un modello a livello nazionale ed europeo, smettendo di disperdere importanti talenti e potenziali.

Quali sono gli obiettivi?

Oltre a contrastare la discriminazione di genere e intraprendere un percorso di sostenibilità in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, promuovere il cambiamento culturale e organizzativo si pone anche l’obiettivo più alto di rispettare i principi costituzionali di parità e uguaglianza.

In particolare, l’articolo 3 della nostra Costituzione dichiara che tutti i cittadini e tutte le cittadine hanno pari diritti e che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che provocano le disuguaglianze.

Un’indicazione semplice, chiara e inclusiva che si può tradurre nell’implementazione di pratiche aziendali volte a:

  • allargare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro
  • assicurare processi lavorativi equi e trasparenti
  • eliminare il gender pay gap
  • ridurre il turn over femminile
  • tutelare la maternità
  • migliorare il clima aziendale generale
  • ripensare le modalità di lavoro per il benessere delle persone (WLB).

Chi la rilascia?

Il percorso per ottenere la Certificazione della Parità di Genere richiede l’intervento di organismi di certificazione accreditati, ossia enti terzi indipendenti che verificano la conformità delle aziende agli standard stabiliti.

In Italia, questi enti devono essere autorizzati da Accredia, l’ente di accreditamento italiano, e conducono audit approfonditi per valutare se l’azienda rispetta i criteri previsti e adotta misure concrete per promuovere l’uguaglianza di genere.

A questo link potete trovare l’elenco aggiornato degli enti certificatori cui potete rivolgervi

https://certificazione.pariopportunita.gov.it/public/organismi-di-certificazione

Chi può ottenerla?

La Certificazione della Parità di Genere è pensata per tutte le aziende, a prescindere dalle dimensioni o dal settore. È particolarmente utile per quelle organizzazioni che operano in mercati competitivi o in settori dove il divario di genere è ancora significativo, come il settore tecnologico o manifatturiero.

Anche le aziende che collaborano con il settore pubblico o partecipano a gare d’appalto possono trarre vantaggi dall’ottenimento di questa certificazione.

I vantaggi per aziende e persone

Ragionare sulla possibilità di ottenere la Certificazione della Parità di Genere può avere sia un intento tattico che strategico. Da un lato, per godere di benefici contributivi, economici o in termini di immagine aziendale, dall’altro la volontà di operare una trasformazione strategica che coinvolge l’intera organizzazione impattando su cultura e organizzazione, una trasformazione in cui le persone che lavorano in azienda credono, si riconoscono e contribuiscono a realizzare. In entrambi i casi, scegliere di intraprendere questo percorso porta a vantaggi significativi e concreti, sia per l’azienda che per le persone.

L’immagine aziendale migliora

Un’azienda certificata acquisisce credibilità e visibilità. Questo può essere un vantaggio competitivo in un mercato in cui i consumatori e gli investitori prestano sempre più attenzione ai temi dell’inclusione e della responsabilità sociale.

Le aziende che dimostrano un impegno concreto nella promozione della parità di genere possono attrarre nuovi partner e clienti sensibili a questi temi. Tra l’altro, le aziende certificate molto spesso privilegiano fornitori anch’essi certificati.

Parità

I talenti ricercano ambienti di lavoro positivi

Le organizzazioni che adottano politiche volte a migliorare la vita professionale e personale delle proprie persone sono spesso percepite come ambienti di lavoro più attrattivi e moderni. Questo risulta particolarmente centrale per i talenti più giovani, soprattutto per i Millennials e la Generazione Z, che tendono a valutare l’impegno sociale e i valori delle aziende prima di decidere dove lavorare. Inoltre, l’implementazione di politiche di parità nella cultura e nella governance aziendale, tendono a favorire una maggiore retention, riducendo il turnover e i costi associati.

Le aziende godono di agevolazioni fiscali

Oltre agli importanti vantaggi in termini di reputazione ed engagement, avere un sistema di gestione per la parità di genere certificato e trasparente dà accesso a benefici fiscali.

Nello specifico per tutta la durata di validità della certificazione, l’articolo 5 della legge 162/2021, concede alle aziende private un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, in misura non superiore all’1% dei contributi dovuti e nel limite massimo di 50.000 euro annui.

Non solo, il codice degli appalti introduce la riduzione del 20% sulla garanzia provvisoria per partecipare alla procedura di partecipazione alla gara e premia le imprese che promuovono la parità di genere prevedendo la possibilità di inserire punteggi premianti a favore delle aziende certificate.

Infine, possono essere previsti punteggi premiali a favore delle aziende certificate che vogliano accedere ad aiuti di stato o finanziamenti pubblici che attingono da fondi europei, nazionali e regionali.

Il processo per ottenere la Certificazione

Per ottenere la Certificazione occorre valutare il livello di maturità delle imprese rispetto alla parità di genere, chiedendo di costituire un comitato Guida appositamente dedicato alla parità di genere che supporti l’alta Direzione nel creare la Politica di Parità di Genere dell’azienda e la traduca poi in un Piano Strategico attuativo disponendo di un budget destinato a:

  1. ridurre il gender pay gap: le aziende devono dimostrare di aver implementato processi volti a eliminare nel tempo il gender pay gap per ruoli del medesimo livello inquadramentale a parità di competenze, ad assicurare equità e imparzialità nella corresponsione di parti variabili di remunerazione nonché nell’accesso alle promozioni
  2. sviluppare politiche di inclusione e pari opportunità: la presenza di politiche che promuovono l’equità nei processi di ricerca e selezione, di valutazione delle performance, di sviluppo professionale, di gestione della genitorialità e della conciliazione vita lavoro, di contrasto a molestie e violenze in azienda
  3. trasparenza: la disponibilità a rendere pubbliche le informazioni sulle politiche di genere e sui dati di composizione per genere dell’azienda
  4. impegno continuo: la comunicazione, l’adozione di programmi formativi interni e di sensibilizzazione e soprattutto la strutturazione di un sistema di gestione per la Parità di Genere volto a garantire che l’impegno dell’azienda verso la parità di genere sia un processo continuo, continuativo e incrementale nel tempo fino al raggiungimento della parità stessa.

Le aziende devono, quindi, seguire un processo strutturato che coinvolge non solo il dipartimento HR e la dirigenza aziendale ma anche le funzioni di comunicazione e marketing, di compliance, di sostenibilità.

Il nostro supporto

Noi di ODM accompagniamo le aziende verso la Certificazione per la Parità di Genere, avvalendoci del forte expertise delle nostre persone e di un set di strumenti appositamente creati che ci consento nodi creare sinergie positive tra le competenze consulenziali dei nostri specialisti e gli obiettivi strategici del cliente. Ecco come possiamo affiancarti.

Audit “AS IS”

Il primo passo per comprendere qual è il livello di maturità dell’azienda rispetto alla parità di genere è la realizzazione di un’analisi della situazione “AS IS” rispetto ai requisiti fissati dalla Uni/Pdr 125:2022. Si svolge a valle di un primo incontro con il cliente in cui si condividono motivazioni e richieste seguito da indicazioni operative su come costituire il Comitato Guida per la parità di Genere. Viene poi realizzata un’intervista con lo staff HR per raccogliere dati rispetto, ai processi di assunzione, avanzamento di carriera e accesso a ruoli di leadership, gestione della genitorialità procedendo in parallelo nella raccolta di dati qualitativi e quantitativi aziendali attraverso appositi strumenti che ODM mette a disposizione del Cliente in coerenza con i KPI previsti dalla prassi di riferimento

Nel corso di questa fase di processo ODM affianca l’azienda nel costruire la propria Politica di Parità di Genere e nel trasformarla in Piano Strategico di Parità di Genere di azione.

Individuazione GAP

Le informazioni raccolte nella fase di analisi “AS IS” consentono di delineare una relazione di GAP ANALYSIS rispetto agli indicatori (KPI) in cui viene riportato il punteggio raggiunto a livello complessivo, ma anche a livello di singole aree e singoli KPI permettendo così di identificare, alla luce dei motivi che spingono l’azienda alla Certificazione, su quali aree occorre intervenire

Piano d’azione

A seguito dell’individuazione dei GAP, si condivide un possibile piano di azione per risolvere le criticità emerse ai fini della Certificazione. Nel piano d’azione sono illustrati gli interventi specifici che possono essere implementati per migliorare la parità di genere all’interno dell’azienda, mostrando il punteggio che in questo modo potrebbe essere raggiunto. La definizione del Piano di azione permette di identificare interventi da realizzare prima della Certificazione e interventi che invece possono essere portati ad arricchimento del Piano Strategico per la Parità di Genere.

Empowerment: il valore aggiunto di ODM

Il nostro supporto consulenziale mira a mettere a disposizione del cliente: knowledge ed expertise, strumenti per facilitare il processo, supporto personalizzato per l’individuazione dei possibili interventi migliorativi, accompagnamento nella costituzione del Comitato Guida, stesura della politica di Parità di Genere e del Piano Strategico. In particolare, offriamo practice in tema di:

  • Studi & Ricerche con focus su EDI
    Esperti in EDI supportano sia la misurazione dei parametri minimi richiesti dalla UNI/PdR 125:2022 che la definizione di una politica e di un piano strategico per la parità di genere con indicazioni concrete e strumenti costruiti in modo integrato alla strategia HR. Supporto nella realizzazione di indagini ad hoc sui temi della parità di genere e dell’inclusione e scouting di fornitori esperti in “formazione”, «tutela della genitorialità» e «conciliazione vita/lavoro».
  • Organization & Development
    Esperti in organizzazione e change management supportano la ridefinizione di politiche, processi HR e documenti procedurali e il ripensamento delle modalità di lavoro in ottica di Work Life Balance.
  • People Development
    Esperti nella definizione di stili di leadership allineati alla strategia aziendale, promuovono l’adozione di una leadership «Warm & Inclusive». Possibilità di utilizzo di test psicometrici di verifica di allineamento e azioni a supporto successive (formazione, coaching, ecc)
  • Reward & Engagement
    Esperti nella costruzione di pacchetti di ricompensa allineati ai principi di equità, trasparenza e inclusione in ottica di Total Reward e nella rilevazione dell’Engagement dei dipendenti.

Ridurre il divario e posizionarsi come leader

Equità salariale, una migliore immagine, più attrattività per i talenti e benefici fiscali: ottenere la Certificazione della Parità di Genere rappresenta un passo molto importante per le aziende che vogliono dimostrare concretamente il proprio impegno verso le loro persone.

Il World Economic Forum ha stimato che alle condizioni attuali ci vorranno più di 130 anni per raggiungere la parità di genere. Non possiamo permettercelo! Per questo, preparare adeguatamente l’azienda nel rivedere le politiche interne e garantire trasparenza sono azioni fondamentali per ridurre il divario e posizionarsi come leader nella promozione della parità di genere nel mondo del lavoro.

 

 

 

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