Fornire supporto e favorire il benessere nelle Aziende
La situazione di distanza sociale che stiamo affrontando in questo momento ci ha obbligati a modificare le abitudini quotidiane e le modalità con cui ci relazioniamo con gli altri sia dal punto di vista lavorativo, ci riferiamo, ad esempio, allo smartworking, sia da quello extralavorativo.
Pensiamo, ad esempio, alla convivenza forzata in ambiente domestico o, per contro, alla vita costretti in solitudine o ancora ai contatti con il mondo esterno limitati a videochiamate e messaggi oppure “filtrati” da guanti e mascherine, alla “giusta” distanza.
Questa nuova condizione sociale è oggetto di studio non solo per quanto riguarda le ricadute psicologiche e persino alimentari che sta generando, ma anche e soprattutto in relazione a quelle che si prevede genererà nel medio-lungo termine: uno studio avviato dall’Università di Padova in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità, con Prochild onlus e con il supporto tecnico di Zeta Research srl, sta mettendo in luce, dai dati fino ad ora raccolti, relativi a un campione di circa duemila persone provenienti in prevalenza dalle regioni del nord, che una persona su due dimostra di aver sviluppato nel periodo del lockdown sintomi di depressione, medi o severi, e disagio sociale.
Da quanto esposto emerge il bisogno, non solo attuale, ma anche futuro, di dedicare una particolare attenzione all’equilibrio psico-fisico di chi sta subendo gli effetti negativi di questo momento storico, che induce a percepire incertezza nei confronti del futuro, a sperimentare emozioni quali ansia e paura, ad avere più frequentemente pensieri negativi, a condurre uno stile di vita poco salutare con conseguente generale aumento dei livelli di stress e con il rischio di non poter garantire le proprie performance.
FARE UN BILANCIO E RICEVERE SUPPORTO
Proprio alla luce delle ricadute che questa situazione sta arrecando e arrecherà in futuro, ODM, in continuità con le esperienze di partnership, di supporto e di ascolto nei confronti delle Aziende, propone un progetto volto a dare feedback e sostegno avvalendosi di strumenti per leggere il livello di stress delle persone e per supportarle in questo momento.
Il progetto che ODM propone si articola in due momenti tra loro indipendenti, anche se preferibilmente complementari, il primo volto a fare un bilancio che, attraverso la compilazione di questionari online, permetta di effettuare una fotografia del livello di stress lavoro-correlato esperito e del livello di espressione delle competenze dell’intelligenza emotiva, fondamentali per affrontare momenti di difficoltà e di cambiamento con resilienza; il momento successivo prevede, invece, l’avvio di uno spazio di ascolto.
Il progetto può essere integrato da attività legate alla parte corporea, indicatrice primaria di segnali di tensione e di stress.
UN’OPPORTUNITÀ PER DARE VOCE A PENSIERI ED EMOZIONI
Lo spazio “ASCOLTAMI” è uno sportello che nasce con l’obiettivo di supportare le Aziende al fine di sostenere e garantire in particolar modo l’equilibrio e la motivazione di chi ne fa parte.
Il supporto di ODM prende forma in un punto di incontro e confronto qualificato e riservato, gestito da un team di professionisti, psicologi del lavoro e psicoterapeuti, rivolto in primis a figure HR e manageriali, che possono beneficiare di ascolto attivo, supporto e consigli pratici, affinché divengano loro stessi, in seconda battuta, facilitatori nella propria Azienda. Lo spazio di ascolto è indirizzato anche a tutte le altre figure aziendali che potranno usufruirne, in accordo con la propria Azienda, secondo modalità condivise.
L’accesso allo spazio “ASCOLTAMI” sarà gestito da remoto e le disponibilità degli psicologi verranno rese visibili su un calendario, per il tramite del quale la persona potrà prenotare la sua sessione: gli incontri hanno una durata di circa 45 minuti e avvengono con cadenza settimanale/bisettimanale per un totale di circa 4/5 sessioni a persona, valutando ogni specifico caso e tenendo conto delle singole esigenze.
Fare affidamento su uno strumento concreto e di supporto alle persone che possono beneficiare di sostegno e consigli pratici può aiutare ad affrontare e vivere al meglio questa situazione in Azienda, ma non solo, nel “qui ed ora” e nel medio-lungo termine, prevenendo ricadute psicologiche negative.
ACCETTARE NON È RASSEGNARSI
Il primo passo per affrontare al meglio la situazione che stiamo vivendo e i cambiamenti che ha già portato e che nel medio-lungo periodo porterà con sé, consiste nell’accettare la situazione stessa. L’accettazione non è un comportamento passivo come la rassegnazione, implica, invece, lo sforzo di cambiare attivamente quello che può essere obiettivamente modificato e di accettare, invece, ciò che non è possibile obiettivamente modificare. L’esercizio attivo della flessibilità cognitiva attraverso ascolto e confronto può favorire l’accettazione e dunque rappresentare una strategia utile per affrontare i cambiamenti, i pensieri e le emozioni generati dall’attuale situazione.
(…) anziché cercare di modificare, evitare o eliminare pensieri ed emozioni spiacevoli il nostro scopo è accettarli. Accettarli non vuol dire che devi farteli piacere, significa solo che smetti di lottarci
Russ Harris, “La trappola della felicità”
Fabio Musumeci
Marcella Giacon