6° Rapporto welfare – 3° Rapporto wellbeing

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Il 6° Rapporto Welfare – 3° Rapporto Wellbeing analizza cosa pensano aziende e lavoratori dei piani di welfare e dei servizi previsti per aumentare il wellbeing delle persone.

Per WELFARE AZIENDALE si intende la gestione integrata dell’insieme di tutte le iniziative e servizi che le aziende mettono in atto, sia per autonoma decisione che per accordo con le rappresentanze sindacali, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei loro famigliari nei campi più vari, dall’assistenza sanitaria alla necessità di cura dei figli, dall’accesso al credito, al tempo libero.

  • Il Welfare aziendale parte dall’assunto per cui se ogni persona vive meglio le sue giornate sul posto di lavoro, aumenta il clima aziendale e il beneficio individuale tende a diventare benessere collettivo con conseguente aumento del livello di produttività.
  • Alcuni di questi servizi sono soggetti a regolamentazione del Testo Unico delle Imposte dei Redditi e implementandoli in azienda si può usufruire di agevolazioni fiscali.
  • Il Welfare aziendale è stato oggetto di attenzione delle ultime Legge di Stabilità e di Bilancio che hanno apportato modifiche in termini di modalità di erogazione e possibilità di contrattualizzazione dei servizi.

Cosa si intende per Benessere / Wellbeing delle persone?

Il WELLBEING è lo stato di benessere nel quale l’individuo è in grado di sfruttare al meglio le sue capacità cognitive ed emozionali, esercitando la propria funzione all’interno della sua vita professionale e privata, rispondendo alle esigenze quotidiane della vita, stabilendo relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipando costruttivamente ai mutamenti del contesto in cui è inserito.
Il livello di Wellbeing delle persone incide sul livello di energia presente in azienda, principio che impatta sul benessere organizzativo e sui risultati dell’azienda.

 

Il Rapporto

6° Rapporto Welfare – 3° Rapporto Wellbeing combina teoria e prassi sul tema. I dati di benchmark sono stati elaborati partendo dall’analisi di due web survey, una B2B che ha coinvolto 116 imprese, l’altra B2C che ha visto la partecipazione di oltre 550 lavoratori appartenenti a diverse tipologie di aziende e costituenti un campione statisticamente rappresentativo per area geografica, dimensione aziendale, settore, inquadramento, genere ed età.

Questo studio ha permesso di rilevare cosa pensano le aziende che stanno valutando l’implementazione di un piano di welfare aziendale e quelle che hanno già sperimentato il suo utilizzo, identificandone le diverse modalità di approccio e di gestione, e di verificare quali sevizi rispondono meglio ai bisogni dei dipendenti e quali sono le variabili sociodemografiche più significative che impattano su un diverso utilizzo degli stessi.

Anche quest’anno, abbiamo voluto verificare quanto l’attenzione nei confronti dei dipendenti impatti sul livello di engagement delle persone e quanto i servizi orientati al benessere delle persone (benessere individuale e non di natura prettamente professionale) aumentino indirettamente l’apporto di energia e motivazione dei lavoratori anche all’interno dell’organizzazione.

In questa edizione abbiamo realizzato un focus sulle “generazioni al lavoro” (Generazione Z, Generazione Y, Generazione X, Baby Boomers), evidenziando come cambia, in maniera anche rilevante, la concezione che i lavoratori hanno del welfare e del wellbeing e le loro esigenze.

La scelta di effettuare l’analisi sui due differenti panel, aziende e lavoratori, ha permesso di evidenziare parallelismi e disallineamenti sulla percezione che aziende e dipendenti hanno sul tema e, sulla base dei risultati emersi, sono state identificate delle best practice.

Come è organizzato il Rapporto:

Nel dettaglio il Rapporto si articola nei seguenti capitoli:

  • Cap. 1 – Approccio e finalità: In questo primo capitolo del rapporto vengono affrontate le seguenti tematiche:
    • Diffusione dei piani di Welfare con un focus sulle variabili aziendali risultate maggiormente distintive
    • Finalità per le quali le aziende hanno o stanno pensando di implementare un piano
  • Cap. 2 – Analisi: In questo capitolo del rapporto vengono dettagliate le fasi relative all’analisi di fattibilità di un piano di Welfare aziendale, con un focus sulla legge di stabilità e analisi fiscale, oltre ad un’analisi della possibilità di convertire il premio di risultato in Welfare.
  • Cap. 3 – Progettazione: in questo capitolo sono approfonditi gli strumenti utilizzati per la scelta dei servizi. Vengono presentate le aree che identificano i differenti ambiti di supporto che l’azienda può offrire ai propri dipendenti. Viene inoltre presentato un focus sul wellbeing.
  • Cap. 4 – Implementazione e Comunicazione: questo capitolo presenta un focus sull’importanza di una comunicazione efficace del piano di Welfare, evidenziando come questa possa migliorare la soddisfazione dei dipendenti nel piano stesso.
  • Cap. 5 – Monitoraggio: La fase di monitoraggio prevede la rilevazione della soddisfazione nei confronti del piano e la verifica dei tassi di utilizzo dei servizi al fine di modificare/migliorare quelli esistenti e/o identificarne di nuovi. In questa sezione è incluso anche un focus sulla diversa percezione del lavoro.
  • Cap. 6 – Focus Generation mix: questo capitolo presenta un focus sulle diverse generazioni al lavoro, analizzando come cambia il loro rapporto con il lavoro, con il welfare e con il wellbeing.
  • Cap. 7 – Best practice: a fronte dei risultati emersi dalle survey sono state sintetizzate le variabili che incidono maggiormente sul livello di soddisfazione del piano di Welfare dal punto di vista dell’azienda e dal punto di vista dei lavoratori. Tali azioni possono rappresentare le best practice da adottare per realizzare un piano Welfare di successo.